L'estate finlandese è ormai quasi del tutto finita.
Alla stagione delle bacche segue quelle dei funghi. Nella lingua finlandese esistono due verbi, marjastaa e sienestää, che significano rispettivamente raccogliere bacche (marja) e raccogliere funghi (sieni).
La stagione dei porcini è finita così come quella dei finferli (almeno nel sud). Sta invece per cominciare quella dei "suppilovahvero" parenti stretti dei finferli.
Leggevo ieri un articolo in cui dei micologi locali affermavano che è più importante scegliere il momento giusto rispetto al luogo giusto.
Poco convinto di tale concetto e viste le piogge della settimana scorsa ho pensato in mattinata di fare una passeggiata nel bosco in cerca di funghi.
Non sono un esperto nè tanto meno conosco i luoghi giusti dove cercare.
La scarpinata nel bosco ha riservato più di una sorpresa. Ad un raccolto non disprezzabile (circa 2 kg di funghi) si sono aggiunti incontri inattesi e non del tutto graditi.
Come ho già scritto non essendo un esperto mi sono limitato alla raccolta di poche varietà: "kanttarelli" (finferli in italiano), "suppilovahvero" e "orakas" (in italiano steccherino o spinarolo) e "mustatorvisieni" (lett. fungo dal corno nero).
Sembra che questi ultimi in italiano siano chiamati "trombette dei morti" e siano anche molto prelibati. L'aspetto però non è certamente dei più invitanti.
Al ritorno ho incrociato nel bus quello che sembrava davvero un esperto cercatore di funghi. Era munito di tutto il necessario ed esibiva con un malcelato orgoglio una grande cesta, apparentemente colma, da cui spuntavano finferli, un porcino e delle "trombette dei morti" linde e ordinate come se si trovassero in vendita su una bancarella.
Vi ho accennato a degli incontri inaspettati nel bosco. Eccovi alcune foto.
Un campione del raccolto: quelli neri sono le "trombette dei morti", quelli gialli sono i finferli mentre gli altri sono i "suppilovahvero".
Le tre varietà sono imparentate tra loro.
Alla stagione delle bacche segue quelle dei funghi. Nella lingua finlandese esistono due verbi, marjastaa e sienestää, che significano rispettivamente raccogliere bacche (marja) e raccogliere funghi (sieni).
La stagione dei porcini è finita così come quella dei finferli (almeno nel sud). Sta invece per cominciare quella dei "suppilovahvero" parenti stretti dei finferli.
Leggevo ieri un articolo in cui dei micologi locali affermavano che è più importante scegliere il momento giusto rispetto al luogo giusto.
Poco convinto di tale concetto e viste le piogge della settimana scorsa ho pensato in mattinata di fare una passeggiata nel bosco in cerca di funghi.
Non sono un esperto nè tanto meno conosco i luoghi giusti dove cercare.
La scarpinata nel bosco ha riservato più di una sorpresa. Ad un raccolto non disprezzabile (circa 2 kg di funghi) si sono aggiunti incontri inattesi e non del tutto graditi.
Come ho già scritto non essendo un esperto mi sono limitato alla raccolta di poche varietà: "kanttarelli" (finferli in italiano), "suppilovahvero" e "orakas" (in italiano steccherino o spinarolo) e "mustatorvisieni" (lett. fungo dal corno nero).
Sembra che questi ultimi in italiano siano chiamati "trombette dei morti" e siano anche molto prelibati. L'aspetto però non è certamente dei più invitanti.
Al ritorno ho incrociato nel bus quello che sembrava davvero un esperto cercatore di funghi. Era munito di tutto il necessario ed esibiva con un malcelato orgoglio una grande cesta, apparentemente colma, da cui spuntavano finferli, un porcino e delle "trombette dei morti" linde e ordinate come se si trovassero in vendita su una bancarella.
Vi ho accennato a degli incontri inaspettati nel bosco. Eccovi alcune foto.
Come mai si trova in un bosco?
Un campione del raccolto: quelli neri sono le "trombette dei morti", quelli gialli sono i finferli mentre gli altri sono i "suppilovahvero".
Le tre varietà sono imparentate tra loro.
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