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giovedì 7 gennaio 2010

Zuppa di legumi

Trovo il periodo invernale ideale per la preparazione di zuppe di legumi. Nei supermercati finlandesi è possibile trovare piselli (herne), ceci (kikherne), fagioli (papu), lenticchie (linssi).
Non mi è mai capitato invece di vedere fave (härkäpapu) sebbene, secondo wikipedia, papurokka (a base di fave) sia una zuppa tradizionale del sud della Carelia.

Dal mio recente viaggio in Puglia ho portato dei legumi difficili da reperire in Italia e praticamente introvabili in Finlandia.
Di quale legume si tratta?



19 commenti:

  1. "Papurokka" (a base di fave) è la stessa cosa che "hernekeitto" (a base di piselli), cioè zuppa di piselli. Si tratta del dialetto careliano. :-) Maarit dalla Finlandia

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  2. sembrano fave, anche se le ho sempre viste verdi.
    é interessante vedere come certi nomi svedesi siano molto simili a quelli finlandesi nonostante le due lingue siano di gruppi diversi:kikärter sono i ceci qui da noi

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  3. @ TopGun: non sono ceci giganti :)

    @ Maarit: grazie per la precisazione. Origini careliane?

    @ Morgaine: non sono fave. Riguardo alcuni termini comuni tra finlandese e svedese, immagino che sia normale visto che la Finlandia è stata per tanto tempo territorio svedese.

    @ Silvia: ricordo i lupini sulla stessa bancarella della frutta secca nelle fiere di paese. I legumi in foto appartengono alla stessa famiglia dei lupini.

    @ Anonimo: ipotesi corretta. Si tratta di cicerchie. :)

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  4. Sembra che in finlandese la pianta della cicerchia sia chiamata "peltonätkelmä".

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  5. Si chiamano in modo diverso in varie parti d'Italia, mica pero' ricordo il nome napoletano! Morgaine per quello che so molti nomi sono simili in quanto derivano dagli svedesi che hanno avuto il potere in Finlandia per molte centinaia di anni. In particolare poi quelli delle professioni (tipo medico) sono molto simili in quanto erano prima riservati agli svedesi, cosi come il cibo non "originale" finlandese, ma importato chi sa quando dalla Svezia.

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  6. Wow l'ho riconosciuta anche io...e manco a farla apposta l'ho magiata proprio oggi a pranzo!!!! :)

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  7. @ gattosolitario: secondo wikipedia la cicerchia sarebbe anche chiamata pisello d'erba, veccia indiana, pisello indiano, veccia bianca. Sembra che in Campania venga coltivata nei Campi Flegrei. Le piante verrebbero estirpate interamente, lasciate seccare al sole e in seguito battute con "o’ vivilo". Cercando in rete ho trovato che in napoletano si chiamerebbe "chichièrchia". Attendo conferme. :)

    @ Paola: davvero una curiosa coincidenza. Come era preparata? Con la pasta?

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  8. Sono cicerchie!

    Le fave potresti trovare dagli alimentari etnici, ne compravo a Itäkeskus da un lebanese ma all'ultima visita mi pare che al posto del solito alimentare c'era macelleria halal, con sportello kebab ad asporto.

    Le cicerchie a Helsinki non ho visto mai.

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  9. Sono impressionato dalla tua ricerca. La parola chichièrchia non mi suona nuovissima, sará un ricordo di bambino ?

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  10. Lathyrus vernus ----Cicerchia primaticcia----

    La cicerchia( lathyrus sativus è una leguminosa a granella e proviene da una pianta erbacea annuale, abbastanza simile alla pianta dei ceci. La sua origine è molto antica e proviene dal Medio Oriente; i greci la chiamavano lathiros, per i romani era cicercula

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  11. @ arkitehti: mi hanno detto che le fave secche si trovano anche nei negozi per vegetariani/vegani. Nel sito web di un negozio nei pressi di Kamppi sono pubblicate anche delle ricette a base di fave.
    Uno dei "piatti poveri" della tradizio pugliese è per esempio "fave e cicorie".

    @ gattosolitario: non saprei dire. Aspetto conferme da qualche napoletano di passaggio da queste pagine

    @ franco: ho letto anche che verrebbe usata anche in Africa e in India. Mangiata in grandi quantità non sarebbe molto salutare.

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  12. La zuppa di fave nel Lazio si chiama "scafata" in cosa consiste...?

    Presto detto:
    La scafata è un piatto povero a base di verdure, viene fatto nel periodo dove si trovano gli ingredienti necessari e cioè, fave, carciofi e lattuga, naturalmente non può mancare la mentuccia ( nepitella) ricca nella nostra zona.
    Scafata deriva da scafo, cioè il baccello della fava. A Roma viene chiamata vignarola forse dal carretto che si usava durante il lavoro nelle vigne, o più propriamente dall’usanza di seminare le fave tra i filari della vigna.

    A volte sogno il profumo della scafata di mia madre... era l`unico "mezzo" per farmi correre a casa la sera ed interrompere una partita di "calcio" sul "morbido" selciato romano quando la partita ancora era ferma sul 30 pari...!!!

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  13. Si! era senza pasta,ma con fette di pane raffermo "casereccio" (naturalmente...) a far da bella mostra... sul fondo del piatto!!!

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  14. @ franco: immagino che la risposta di Paola si riferisse ad una mia domanda precedente. Ad ogni modo la "scafata" sembra essere molto invitante. Da queste parti (purtroppo) mi sembra sia difficile trovare dei carciofi freschi.

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