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martedì 3 aprile 2012

Il luogo geometrico dell'indecifrabilità


In questo periodo mi ritrovo a leggere più racconti che romanzi. Tra quelli in lingua italiana disponibili nella rete di biblioteche locali ho trovato Non esiste saggezza un libro di racconti di Gianrico Carofiglio. Alcuni racconti mi sono piaciuti, altri meno. Qui vorrei però segnalare un brano estratto dal racconto di formazione "Il maestro di bastone" ambientato nella Murgia tra Altamura e Cassano.
"Bastava allontanarsi di pochissimi chilometri per ritrovarsi in un paesaggio di colline brune e deserte, cosparse di rocce bianche e taglienti, con crepacci improvvisi, grotte, pochi alberi, remoti punti di fuga, fiumi sotterranei come verità nascoste e inquietanti.
In certi punti della Murgia, in certi giorni d'estate, durante certi silenzi impenetrabili e carichi di profumi aspri, sei attraversato dall'idea, assurda e reale, che potresti perderti. Non solo fisicamente, che pure sarebbe possibile in quella reiterazione di uno scenario uguale a ogni passaggio di collina. Potresti perdere la ragione, il senso delle cose e delle loro relazioni, intuendo ma non afferrando il mistero dei luoghi. Senti un rumore. Magari un rumore secco, che sembra l'effetto materiale di una causa apparentemente precisa. Eppure non hai modo di capire quale sia la provenienza di quel rumore, non sei in grado di scoprire la causa.
La Murgia è il luogo geometrico dell'indecifrabilità."








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