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venerdì 27 marzo 2020

Cibo di conforto

Nei periodi di ansia, preoccupazioni, dove tutto sembra andare a rotoli (di carta igienica) la preparazione del proprio piatto preferito o la degustazione hanno un effetto benefico a livello psicologico.
L'assaggio di una porzione di tiramisù o di parmigiana è in grado di cambiare il corso di una giornata e risollevare l'umore. Tutti i cibi che sono in grado di operare questo cambiamento positivo rientrano nella categoria del 'cibo di conforto' o 'cibo conloatorio' calco dell'espressione inglese 'comfort food'.

Qualche anno fa anche la corrispondente versione finlandese lohturuoka è ufficialmente entrata nei dizionari. Si tratta di una parola composta derivata da lohtu (consolazione, conforto) e ruoka (cibo). Si parla dunque di cibo consolatorio quando quello che si mangia dà piacere e mette di buonumore.

Il valore consolatorio assegnato al cibo è del tutto soggettivo e generalmente cambia da persona a persona. Si passa da cibi leggeri e salutari a quelli ipercalorici ricchi di grassi e zuccheri.

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