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domenica 31 maggio 2009

Storie di leporidi

Dopo il turno dei maiali, dei gatti e dei lupi è arrivato il turno di conigli e lepri.

Tra le frasi idiomatiche più diffuse troviamo matkustaa jäniksenä (viaggiare come una lepre) ovvero viaggiare senza biglietto.
Sembra che l'espressione derivi dall'inglese con riferimento ai tempi in cui i conigli "viaggiavano gratuitamente" su vascelli diretti verso le nuove terre per poi riprodursi velocemente e senza alcun controllo.

In finlandese il verbo jänistää (da jänis lepre) potrebbe essere tradotto con "avere fifa, molta paura". Significato simile anche per il termine jänishousuna (dove housut sta per pantaloni,brache). Se invece non avete fretta sicuramente non siete sul dorso di una lepre (ei olla jäniksen selässä).
E' l'investimento di una lepre che dà inizio alle stravaganti e divertenti avventure di Vatanen, protagonista de "L'anno della lepre" (orig. Jäniksen vuosi) uno dei più famosi romanzi di Arto Paasilinna.

Parenti stretti delle lepri sono i conigli selvatici (kaniini).
I conigli selvatici urbani (citykani) sono una fonte periodica di problemi per l'amministrazione della città di Helsinki a causa degli ingenti danni (nell'ordine di centinaia di migliaia di euro) nei parchi della capitale. Vista la nota capacità riproduttiva dei conigli, la situazione non sembra certo migliorare con il passare degli anni.
A me è capitato diverse volte di vederne alcuni attraversare la strada o sostare nei giardini condominiali.

Sembra che i primi gruppi di conigli nell'area di Helsinki siano stati avvistati circa 15 anni fa.
Secondo degli studi recenti, il considerevole numero di conigli potrebbe essere la causa dell'aumento della popolazione di animali predatori nell'area metropolitana di Helsinki: volpi, linci, ermellini,astori, gufi aquila.
Le linci apprezzerebbero maggiormente le lepri. I conigli sarebbero invece le prede preferite delle volpi.

lunedì 25 maggio 2009

Annuncio immobiliare

Affittasi monolocali non arredati in tranquillo complesso residenziale immerso nel verde, a un battito d'ali dal centro e da un'oasi naturalistica. Disponibilità immediata. Prezzi concorrenziali da ottobre a marzo.
Astenersi mammiferi,anfibi e rapaci.

mercoledì 20 maggio 2009

Pista ciclabile

Sarà permesso il transito a dorso di un mulo o di un bardotto?

sabato 16 maggio 2009

Dal latte alla decorazione

Il latte è uno degli alimenti più utilizzato dai finlandesi. Accompagna non solo le colazioni ma spesso i pranzi e talvolta le cene. Latte di ogni tipo: intero, a basso contenuto di lattosio, senza lattosio, senza grassi.

Nei supermercati il latte (maito in finlandese) viene venduto generalmente in contenitori di cartone plastificato. Un tempo invece veniva trasportato usando degli appositi bidoncini di alluminio chiamati maitotonkka o, in caso di dimensioni più piccole, maitohinkki.
I maitotonkka venivano lasciati su dei pontili simili a piccole case chiamate maitolaituri in attesa che passasse il camioncino della raccolta latte per conto del caseificio.
Generalmente ogni fattoria aveva un proprio maitolaituri posizionato sulla strada più vicina.
Costruiti prevalentemente dopo la seconda guerra mondiale, i maitolaituri caddero in disuso dopo il cambiamento del sistema di raccolta latte. Venivano anche utilizzati come luogo di ritrovo per giovani, fermate di bus, bacheche di informazioni.

Oggi i bidoncini di alluminio sono usati principalmente a scopo ornamentale. Passeggiando in zone residenziali periferiche non è raro vedere dei maitotonkka ,all'ingresso di villette unifamiliari, spesso usati come vasi per fiori e piante oppure semplicemente a scopo decorativo. Qui trovate alcuni esempi.
Visto che la fantasia non ha limiti, qualcuno ha pensato bene di realizzare anche un bagagliaio per moto da un maitotonkka oppure una sorta di casa di bambole.
Forse un modo per non recidere il legame con la tradizione e non dimenticare le proprie origini.

Durante le mie passeggiate ho trovato alcuni esempi di usi decisamente più tradizionali.




venerdì 15 maggio 2009

Nove mete finlandesi da non perdere

Un paio di settimane fa, nella pagina di HS dedicata ai viaggi, veniva presentata la risposta alla seguente domanda: quali sono le nove località che un finlandese dovrebbe assolutamente vedere prima di lasciare questa terra?

Un biologo, un giornalista, uno storico e un direttore di un ente turistico hanno selezionato i propri luoghi preferiti da una lunga lista di nomi.
Ecco in breve la lista delle destinazioni suggerite.

- una gita sul rompighiaccio Sampo nel golfo di Botnia;
- le rapide di Tammerkoski a Tampere;
- la zona Kilpisjärvi con il tunturi finlandese più grande;
- il parco nazionale di Oulanka;
- la collina di Vartiovuori da cui si gode una splendida vista su Turku;
- la crociera per Stoccolma;
- la fortezza di Viapori meglio nota come Suomenlinna;
- una crociera con il vaporetto sul lago Saimaa;
- l'isola di Kökar nell'arcipelago di Ahvenanmaa.

Immagino la scelta sia ricaduta non tanto sui luoghi più belli in assoluto quanto su quelli più interessanti dal punto naturalistico o rilevanti da quello storico-culturale. Indubbiamente sono molte le località escluse.
Sarebbe interessante provare a fare un elenco simile di quelle italiane. Qualcuno ci prova?

Avete notato che non c'è la chiesa di legno di Petäjävesi?
Sono sicuro che grazie all'involontaria pubblicità degli ultimi giorni ci sarà comunque un aumento dell'afflusso di turisti.

mercoledì 13 maggio 2009

Tombini da collezione

Tempo fa, passeggiando per Aleksi, ho notato due tombini diversi da tutti gli altri. Sembra quasi che vi siano disegnati dei fossili del regno animale. Saranno nuovi modelli da collezione?


martedì 12 maggio 2009

Finlandesità

Nella giornata di oggi, dedicata a Snellman, ricorre anche il giorno della "finlandesità" (suomalaisuuden päivä).
La coincidenza ovviamente non è casuale visto che Snellman ha fornito un contributo decisivo al riconoscimento ufficiale della lingua finlandese e all'introduzione del markka, la valuta nazionale.

Ecco dunque qualche breve appunto sulla finlandesità.

Nel XIX secolo Arwidsson disse quella che poi sarebbe diventata una delle frasi simbolo del movimento fennomane: "Non siamo (più) svedesi, russi non vogliamo diventare, lasciateci essere finlandesi" (Ruotsalaisia emme ole, venäläisiksi emme tule, olkaamme siis suomalaisia).
Quando ho sentito per la prima volta questa frase ho pensato alle analogie e differenze rispetto a quella italiana "Fatta l'Italia bisogna fare gli italiani".

Tornando a tempi più recenti troviamo "Olen suomalainen" uno dei grandi successi della musica pop finlandese.
Protagonista della canzone non è più il paese "con troppa America sui manifesti/con le canzoni con amore/con il cuore/con piu' donne sempre meno suore" ma quello "al di sotto della Stella Polare dove la vita non è facile". La melodia della canzone è stata ripresa anche qualche tempo fa in uno spot commerciale di un operatore telefonico.
In passato avevo già parlato dei finlandesi come del popolo che in due lingue tace.

Meno conosciuta ma sicuramente interessante è invece una poesia di Jorma Etto intitolata Suomalainen.
Eccone una libera traduzione dei versi iniziali e finali.

Il finlandese è il tipo che risponde quando non si chiede, chiede quando non si risponde, non risponde quando si chiede.
......
......
Non è mai solo. E il suo amico è sempre un altro finlandese.
Nulla può separare un finlandese dall'altro, nulla eccetto la morte e la polizia.

venerdì 8 maggio 2009

La foglia della vedova

Osservando anche solo per un attimo le chiome delle betulle si nota che qualcosa è mutato rispetto a due settimane fa, che la natura ha cambiato guardaroba.
Il verde delle foglie comincia a farsi largo tra i rami mentre nei prati sbocciano disordinatamente dei fiori multicolori: l'azzurro tendente al lilla dell'erba trinità (sinivuokko), il bianco dell'anemone dei boschi (valkovuokko) o il giallo carico del farfaro (leskenlehti).

Leskenlehti significa "foglia della vedova" (o del vedovo visto che in finlandese non esiste il genere). Questo fiore, utilizzato in farmacologia contro tosse e asma, è abbastanza diffuso sul territorio finlandese, specialmente nel centro e nel sud.
Il suo curioso nome veniva già riportato da Lönnrot nel suo "Flora fennica", una guida alla flora finlandese.
Ho trovato due possibili ipotesi sull'etimologia del termine leskenlehti. La prima più simbolica mentre l'altra, più probabile, legata al comportamento del fiore.

Pare dunque che la superficie superiore della foglia del farfaro sia liscia e fredda mentre quella inferiore ruvida, coperta da una leggera peluria, sia più calda. Il lato caldo rappresenterebbe simbolicamente quello del letto in cui la vedova (o il vedovo) dorme mentre l'altro, più freddo, quello un tempo occupato dal coniuge.
Secondo l'altra ipotesi, più diffusa e più vicina alla realtà, il leskenlehti fiorisce prima che spuntino le sue foglie. Queste crescono intorno ai 10-30 cm solo dopo l'avvizzimento del fiore.

giovedì 7 maggio 2009

Voglia di estate

Martedì scorso al teatro Savoy si è tenuto un concerto di musica jazz della Pavia Jazz Orchestra organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Helsinki. I musicisti sono stati davvero molto bravi e hanno eseguito diversi classici della musica jazz italiana e internazionale.
Tra i tanti ricordo "A train" di Duke Ellington, "Spain" di Chick Corea e "Slipped disc" di Benny Goodman.
Tra quelli italiani, continua a risuonarmi ancora nelle orecchie è "Estate" di Bruno Martino.
Oltre alla avvolgente melodia ricordo anche la simpatica presentazione del brano in italese da parte del musicista, che cercava di trasmetterne al pubblico la sua visione. Se ricordo bene si trattava di un grande cielo azzurro con delle piccole nuvole in lontananza.
Diversi artisti hanno eseguito in passato questo splendido brano. Segnalerei le versioni di Vinicio Capossela , Sergio Cammariere, Petrucciani e dello stesso Martino.
Quale brano invece risuona nelle vostre orecchie in questi giorni?

Per finire riporto una intensa "Estate" cantata da Joao Gilberto.


mercoledì 6 maggio 2009

Incontri artistici ravvicinati

A pochi metri dalla statua equestre di Mannerheim è comparso martedì mattina un gigantesco oggetto di colore nero. Non è un residuato bellico nè tanto meno un manufatto extraterrestre arrivato dallo spazio profondo.
Il misterioso oggetto si chiama Mörkö (mostro,spauracchio) ed è opera dell'artista finlandese Kimmo Schroderus. Il prossimo 15 maggio verrà infatti inaugurata al Kiasma la mostra collettiva "Horror vacui".

Non è la prima volta che al Kiasma vengono allestite installazioni esterne che accompagnano l'esposizione interna al museo. La scorsa estate ricordo di aver notato panchine bianche curiosamente deformate piazzate intorno al Kiasma. Erano lì per la mostra Notkea Katu.

domenica 3 maggio 2009

Nidi urbani

Mi hanno raccontato che una coppia di piccioni avrebbero costruito in una sola notte un nido su un piccolo balcone.
Nessuna novità di rilievo invece dalle coppie di falchi di Nauvo e Hailuoto.

A proposito di nidi, passeggiando per Arabianranta ne ho notato uno originale.
Fermo restando che non si tratta di quello costruito dai piccioni, sembra essere una via di mezzo tra un nido e un balcone: un balconido. Passatemi il neologismo.

sabato 2 maggio 2009

Impressioni di Vappu

Ieri mi è capitato di assistere a tre modi diversi di celebrare il Primo Maggio ad Helsinki: politico sociale , religioso, goliardico festaiolo. Prima di ieri mi era noto solo l'ultimo.
Da piazza della Stazione è partita la tradizionale marcia dei lavoratori (vappumarssi) con una marcata presenza di bandiere rosse. La marcia si è conclusa nella piazza di Hakaniemi dove erano stati allestiti i classici gazebo da mercatino e un palco. La scelta della piazza di Hakaniemi non è casuale visto che si trova praticamente all'ingresso di Kallio, uno dei vecchi quartieri proletari di Helsinki.
Vista la splendida giornata di sole ero del tutto intenzionato, in buona compagnia, a recarmi a Kaivopuisto (Kaivari in gergo) per il tradizionale picnic di Vappu.

Passando però per piazza del Senato noto che un'altra marcia è in partenza. Questa volta i partecipanti non sventolano bandiere ma crocifissi e cartelli con versetti tratti dalla Bibbia e dai Vangeli. Da un grande palco, sul lato della piazza opposto al duomo, arrivano le parole di un sermone seguito da canti religiosi.

Dopo una breve e piacevole passeggiata arriviamo a Kaivari. E' facile notare rivoli di gente che da ogni direzione covergono nel grande parco di Helsinki. Tutti hanno degli zaini,delle borse da picnic e almeno una bottiglia di spumante. Decidiamo di mangiare qualcosa su un prato non troppo affollato, all'ingresso del parco nei pressi dell'Osservatorio.
Una fresca brezza sembra in alcuni casi sembra ricordarci che siamo ancora in primavera. Le risate e le voci in sottofondo vengono ritmicamente interrotte da inconfodibili rumori di bottiglie stappate. Si intravede qualcuno con aria assente che vaga tra i presenti con un flûte di plastica semivuoto in una mano e una bottiglia di spumante nell'altra. Altri con grandi buste raccolgono lattine e bottiglie.
Dopo aver pranzato decidiamo di proseguire verso il cuore di Kaivari. La scena che ci si presenta davanti è quella di una enorme marea di berretti bianchi interrotta talvolta da tute colorate. Dall'alto della collinetta del parco sembra quasi di osservare delle formiche bianche. Ogni metro quadro di prato è occupato da gente festante di cui molti già persi tra le braccia di Bacco. Ci sono grandi tende da campeggio di associazioni studentesche che hanno cercato di occupare i posti migliori fin dal primo mattino. Palloncini di ogni dimensione e colore fluttuano nel blu.
Alcuni ragazzi distribuiscono a scopo promozionale prodotti di generi diversi, dalla mostarda ai gelati. Bisogna anche fare ricorso a doti di equilibrista per non inciampare nelle lattine e bottiglie abbandonate, nonostante il volenteroso sforzo degli addetti alla raccolta. Nel bel mezzo del parco c'è anche un furgone di alcuni studenti universitari di tecnologia (teekkarit) che sembra contenere una sauna.
Una festosa atmosfera carnevalesca sembra aver contaminato tutto e tutti.

In un angolo del parco un gazebo dell'Helsingin Sanomat regala un biglietto del cinema per ogni 20 bottiglie di spumante vuote restituite.
Chilometriche code segnalano la presenza di bagni chimici seguita a non poca distanza da file di ragazzi poco pazienti che decidono di farla contro un muro.
All'ingresso del parco un pò di poliziotti sorvegliano da lontano. Almeno per il giorno di Vappu viene tollerata la consumazione alcolici in pubblico a patto di non cominciare a dare troppi numeri.
Sulla via del ritorno mentre scatto una foto di alcune bottiglie abbadonate su una scalinata, un finlandese un pò brillo mi rivolge la parola dicendomi che avevo appena catturato lo spirito di Vappu. Effettivamente di spiriti di trattava.
Immagino che lui, come altre migliaia di persone nelle ultime due mattine, si sia svegliato con i classici sintomi della sbornia (krapula) e probabilmente abbia consumato una abbondante colazione a base di aringhe marinate (silli aamiainen). Tipico cibo del giorno dopo (la sbornia).