Quanto vale un bene virtuale? Che impatto può avere nella vita reale?
Un tribunale di Kuopio ha cercato di rispondere a questi interrogativi pronunciandosi sul caso di un "furto virtuale" subito da un cittadino finlandese nel gioco World of Warcraft (conosciuto anche con il suo acronimo WoW).
Il giudice ha dunque stabilito, per la prima volta in Finlandia, che la proprietà virtuale ha un valore.
Per la vittima del furto giocare a WoW era una valvola di sfogo, una parte importante della propria esistenza. Per almeno due anni vi aveva giocato dalle 8 alle 10 ore quotidiane. WoW lo aveva aiutato ad uscire da un periodo di depressione causato dalla perdita della sua famiglia in un incendio.
La corte ha quantificato il risarcimento in 4000 euro (reali) per la "perdita di beni virtuali" causata dal furto.
Per maggiori informazioni potete dare un occhiata anche qui.
L'articolo è in finlandese, ma risulta leggibile anche con un normale traduttore online.
Un tribunale di Kuopio ha cercato di rispondere a questi interrogativi pronunciandosi sul caso di un "furto virtuale" subito da un cittadino finlandese nel gioco World of Warcraft (conosciuto anche con il suo acronimo WoW).
Il giudice ha dunque stabilito, per la prima volta in Finlandia, che la proprietà virtuale ha un valore.
Per la vittima del furto giocare a WoW era una valvola di sfogo, una parte importante della propria esistenza. Per almeno due anni vi aveva giocato dalle 8 alle 10 ore quotidiane. WoW lo aveva aiutato ad uscire da un periodo di depressione causato dalla perdita della sua famiglia in un incendio.
La corte ha quantificato il risarcimento in 4000 euro (reali) per la "perdita di beni virtuali" causata dal furto.
Per maggiori informazioni potete dare un occhiata anche qui.
L'articolo è in finlandese, ma risulta leggibile anche con un normale traduttore online.
Passare 8-10 ore al giorno davanti a WoW É secondo me simbolo di una forte depressione.
RispondiEliminaAnche se virtualmente, wow consente di socializzare visto che è fondamentale giocare con altri
RispondiElimina@gattosolitario: E se invece stesse quei 8 ore al bar con gli amici sarebbe tutto a posto ?
RispondiEliminaEvidentemente qui l'uomo qui ha i suoi problemi, e lo ammette pure.
Avendo conosciuto diversi giocatori "semiprofessionali" (persone che veramente guadagnano pure dei soldi giocando) di un altro gioco online posso però dire che in fondo non è diverso del calcio o del tennis. Per arrivare ad un certo livello bisogna dedicare tanto tempo al gioco. Quasi tutti i giocatori top che ho conosciuto quei 8 ore gioralieri, ad un certo punto, le hanno fatto. E veramente non lo hanno fatto tanto per la depressione che per l'ambizione, avendo capito che erano bravi e potevano ottenere rispetto degli altri giocatori. Poi, magari, con gli altri impegni hanno rallentato il ritmo.