Anni fa avevo brevemente accennato al kaamos una parola con cui si ha a che fare prima o poi a se si vive o semplicemente trascorre l'inverno oltre il Circolo polare artico.
La parola kaamos, chiamato in finlandese anche polaariyö (notte polare), deriva dal sami skábma che a sua volta ha origine dal norvegese skamtid.
La parola kaamos, chiamato in finlandese anche polaariyö (notte polare), deriva dal sami skábma che a sua volta ha origine dal norvegese skamtid.
Durante il kaamos il sole non sale mai oltre la line dell'orizzonte. Nei territori lapponi il periodo di kaamos comincia "ufficialmente" intorno alla fine di novembre e termina il 19 gennaio.
Secondo gli abitanti di quei luoghi il periodo comincerebbe subito dopo la caduta delle ultime foglie e prima ancora che la neve abbia coperto con il suo freddo mantello bianco il paesaggio.
Per esempio ad Utsjoki la notte polare comincia il 27 novembre e finisce il 17 gennaio.
Secondo gli abitanti di quei luoghi il periodo comincerebbe subito dopo la caduta delle ultime foglie e prima ancora che la neve abbia coperto con il suo freddo mantello bianco il paesaggio.
Per esempio ad Utsjoki la notte polare comincia il 27 novembre e finisce il 17 gennaio.
Nella lingua sami settetrionale il mese di novembre è chiamato proprio skábmamánnu (il mese del della notte polare).
Con la riduzione delle ore di luce e l'arrivo dei primi freddi anche il processo di crescita della natura sembra prendersi una pausa, va in letargo. Infatti il mese di novembre in finlandese si chiama marraskuu il "mese della morte".
Concludo con una piccola curiosità. Cercando nel registro dell'anagrafe finlandese si scopre che le persone con il nome Kaamos sono al momento meno di sedici (tra femmine e maschi). Nome molto raro e abbastanza recente. I nomi sono stati infatti tutti registrati a partire dal 2000.
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