Pomodorini israeliani, porri belgi, arance egiziane, pomodori olandesi, mandarini marocchini, melanzane spagnole, uva sudafricana, meloni brasiliani, pere ungheresi, mele polacche, pompelmi americani, pesche greche, limoni turchi.
Si trovano anche banane costaricane, nashi e kumquat cinesi, meloni pepino peruviani e così via.
La lista potrebbe continuare ed includere tutta una serie di altri frutti dai nomi più improbabili, dalle forme e colori più imprevedibili.
Ogni volta che si passa nel reparto ortofrutticolo di un supermercato finlandese, sembra davvero di fare il giro del mondo. Con tutti i vantaggi e gli inconvenienti del caso.
Si trovano anche banane costaricane, nashi e kumquat cinesi, meloni pepino peruviani e così via.
La lista potrebbe continuare ed includere tutta una serie di altri frutti dai nomi più improbabili, dalle forme e colori più imprevedibili.
Ogni volta che si passa nel reparto ortofrutticolo di un supermercato finlandese, sembra davvero di fare il giro del mondo. Con tutti i vantaggi e gli inconvenienti del caso.
E pare che così produce pure meno CO2 che crescerli in una serra in mezzo a freddo e gelo...
RispondiEliminaMi ricordo un gennaio a Budapest, poco dopo la caduta del Muro di Berlino, pressoché unica verdura erano i crauti! Sono decisamente messa meglio, tra mandarini del padre di una collega e la verdura biologica non proprio di zero, ma a una sessantina di chilometri!
Anche qui è lo stesso... ma qualcosa di italiano c'è, in Finlandia? ;-)
RispondiElimina@ Katja: probabilmente si consuma meno CO2 ma chissà se poi vengono effettivamente ben coltivate.
RispondiElimina@ Giusi:Ho tralasciato di elencare le cose italiane ma limitandosi al settore ortofrutticolo, di italiano mi è capitato di vedere dell'uva, dei broccoli, pesche.
Nessuna mela della val di Non, nè arance siciliane. :)
le mele del Trentino ogni tanto a Vasa ci sono
RispondiEliminae qualche kiwi bio
putroppo è la qualità che è veramente orrenda di solito: la roba è vecchia e malmessa, almeno nella lontana Ostrobotnia
Tante volte mi sono trovata a interpellare il responsabile dell'ortofrutta per fargli togliere dagli espositori cose immangiabili che altrimenti qualche finlandese meno avveduto avrebbe incautamente acquistato. Ad esempio castagne (in marzo!) tutte un buco.
Syl: ho visto anche dei kiwi italiani da queste parti. Probabilmente nella zona metropolitana di Helsinki c'è più scelta di Vaasa ma talvolta anche qui la frutta e gli ortaggi esposti sono al limite della maturazione. In generale credo che si debba cercare di comprare il più possibile solo frutta di stagione.
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