domenica 13 gennaio 2019

Omonimie


Nella lingua italiana si utilizza la parola 'omonimo' per fare riferimento a persone che hanno il medesimo nome proprio, a toponimi con lo stesso nome oppure anche a parole di significato diverso che però hanno però il medesimo suono o grafia.
In finlandese le cose vanno diversamente. Il termine homonyymi è usato in linguistica per le parole omografe. Alcuni esempi sono kuusi, riisi, viini, juuri.
Invece per le omonimie tra persone e localitá si utilizza la parola kaima. Se Piero è omonimo di suo zio, in finlandese si direbbe 'Piero on setänsä/enonsa kaima'. Per un gruppo di due o più omonimi si può dunque usare la parola 'kaimakset'.
Nel Kielitomiston sanakirja è segnalata anche un'espressione idiomatica legata alla parola kaima. Non saprei dire quanto sia realmente diffusa.
Per esempio 'Isän äidin kummin kaima' letteralmente significa "l'omonimo del padrino/madrina della madre del padre". In realtà si tratta un giro di parole scherzoso per indicare una parentela alla lontana o del tutto inesistente. In italiano si userebbero espressioni quali 'parenti alla lontana', 'mezzi parenti'.

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