mercoledì 15 gennaio 2020

Sulla felicità


Tra le opere di Aleksis Kivi pubblicate postume c'è l'opera teatrale Alma scritta in gran parte nel 1869, tre anni prima della sua morte. L'opera fu pubblicata nel 1916 nella raccolta 'Koottujen teosten 3'. 
In Alma si parla della storia d'amore dell'omonima protagonista che raggiunge la felicità dopo una serie di pene e tormenti.
Ed è proprio Alma il pensiero sulla felicità che ho trovato citato un po' ovunque e che vorrei qui riportare. L'opera si può leggere per intero su Doria, un archivio della Biblioteca Nazionale di finlandese (qui il testo).

"[... onni=autuudesta*]. Mikä on se? Virvatuli elon suolla, houkutellen meitä petolliseen pyyntiin.Tuonne tänne sinkoilee se, tuonne tänne sitä vainoten me turhaan ajelemme, kunnes hetteen** musta loka meidät nielee." 

Una mia libera traduzione***:

"Cosa è [la felicità]? Un fuoco fatuo nel pantano della vita che ci attira in una caccia ingannevole.Salta di quà e di là, quà e là vaghiamo braccandola per niente, finché il fango nero della palude ci ingoia." 


* autuus ha anche il significato di beatitudine, benessere
** hete non ha esattamente il significato di palude. Più informazioni sulla pagine hete di Wikipedia.
*** ogni correzione e/o versione è benvenuta.

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