martedì 22 gennaio 2013

L'origine del ferro


Ho pensato di riportare una sintesi dell'origine del ferro (e dell'acciaio) raccontata da Väinämöinen nel nono runo del Kalevala.
Una bella versione cantata, basata sullo stesso runo, è stata incisa dal gruppo Suden Aika con il titolo di Raudan Synty (L'origine del Ferro).

Ukko il dio supremo separò l'acqua dall'aria e la terra dall'acqua. In seguito, premendo entrambi le mani sul ginocchio sinistro, creò tre fanciulle, future madri del ferro.
Dal bordo di una nube le tre creature versarono il latte delle loro mammelle sui terreni, paludi e acque. Il latte nero della prima generò il ferro flessibile, il latte bianco della seconda diede origine all'acciaio mentre dal latte rosso dell'ultima, la più piccola,  nacque il ferro duro.

Dopo un po' di tempo il ferro cercò di fare visita al suo fratello fuoco che furioso tentò di bruciarlo. Il ferro, riuscito a sottrarsi all'attacco, si rifugiò in una palude nei pressi di una montagna. Per tre anni rimase lì celato tra le chiome di tre betulle.
La latitanza del ferro però non durò a lungo, il suo destino era segnato.
Il fabbro Ilmarinen seguendo le tracce del lupo e dell'orso trovò il ferro in un pantano. Ilmarinen lo convinse a non aver timore del fuoco. Nella sua fucina lo avrebbe nobilitato trasformandolo in spade, lance e scudi per gli uomini e fermagli per le donne. Il ferro accettò e fu gettato nella fornace tra le roventi braccia del fuoco.

Ilmarinen, non ancora soddisfatto, cercò di rinforzare la struttura del ferro per ricavarne dell'acciaio. Chiese ad un'ape che ronzava nei paraggi di portargli il nettare dalla corolla di sei fiori e dalla cima di sette erbe. Accadde invece che una vespa in ascolto, sostituendosi all'ape, portò un intruglio velenoso nel quale l'ignaro fabbro immerse il ferro incandescente.
Per questo motivo il ferro divenne crudele e si rivoltò contro i suoi creatori, la sua stirpe.

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