lunedì 29 novembre 2010

La Finlandia del futuro prossimo

In quale direzione dovrebbe andare la Finlandia?
Prova a rispondere a questo interrogativo il rapporto pubblicato dopo due anni di lavoro su un progetto promosso dal ministro Stubb e guidato da Jorma Ollila.
La sfida della Finlandia è quella di diventare un punto di riferimento per il resto del mondo e contribuire alla risoluzione dei problemi globali.
Secondo il gruppo di lavoro, tra i punti di forza dei finlandesi ci sono la capacità di negoziazione, l'offerta di acqua pulita, formazione e insegnanti eccellenti.
Tutti i finlandesi sono stati invitati dai promotori dell'iniziativa a leggere il rapporto e fornire il proprio contributo per il raggiungimento dell'obiettivo.
Tra i traguardi da raggiungere per il 2030 ci sono il migloramento della qualità dell'acqua nelle migliaia di laghi del paese, incremento della produzione di cibo biologico, investimenti su ricerca, formazione e tecnologia.

Nel rapporto sono contenuti un elenco di 34 punti, dii compiti indirizzati al mondo politico, al settore privato, agli enti pubblici e ai privati cittadini.

La relazione completa è disponibile sul sito Tehtävä Suomelle (Missione per la Finlandia) in finlandese, svedese e inglese.

Ho letto solo frammenti della relazione ma senza dubbio l'obiettivo finale non è di poco conto. A titolo di esempio riporto le prime righe del sommario (nella versione inglese)

IN 2030 FINLAND WILL BE THE PROBLEM-SOLVER OF THE WORLD
Finland is already the best country in the world. Considering its small size, Finland has an unbelievable array of strengths and opportunities to solve some of the world’s most wicked global problems. If Finland did not exist, it would have to be invented. We have a mission.

Pare che gli svedesi non abbiano tardato ad ironizzare sugli ambiziosi propositi dei loro vicini. Su un giornale svedese è stato pubblicato un articolo dal titolo che recita più o meno così: "Guerra? Chiama la Finlandia. I nostri vicini dell'est risolveranno tutto".

3 commenti:

  1. Gli svedesi qua sono un po' invidiosi. Sul fronte militare, in realtá é vero che un po' si affidano all'efficienza finnica nell'eventualitá (ora piú remota ma in passato reale) che i russi mostrino i muscoli.
    E anche sul piano della scuola e dell'istruzione i miei concittadini avrebbero qualcosa da imparare.

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  2. @ Morgaine: mi sembra che il discorso della guerra non fosse legato al fronte militare ma piuttosto a quello diplomatico. Ne è un esempio il Premio Nobel per la Pace assegnato un paio d'anni fa a Martti Ahtisaari per il suo impegno in diversi continenti nella risoluzione di conflitti internazionali.

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  3. Su HS una sintesi di alcuni compiti (divisi per categorie) presenti nella relazione.

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