estratto da "Il paese dei laghi e delle renne" (La Stampa, 24.09.1928)"La vita è piacevole [d'estate ad Helsinki], le donne bionde e azzurre seminude, si vendicano delle pelliccie in cui debbono ingolfarsi d'inverno, ma tutt'altro che facili.Dividono la giornata fra le ore di lavoro in banca o in fabbrica, e la società. Le signorine che al mattino lanciano ai comptoirs meccanici i battaglioni di cifre della cellulosa esportata, alla sera si affidano con grazia incipriata al vostro braccio, in un salone aristocratico. Non c'è snobismo in questo. Lo spirito americano ha emigrato quassù sfatando le ubbie della vecchia Europa mono sillabica. Le donne lavorano come gli uomini e hanno uguali doveri. La finlandese è elettrice ed eleggibile sin sin dal 1909, ancor prima della indipendenza nazionale, e fu la sola in quel tempo nel continente a usufruire del nuovo diritto.Non per questo rinunciano ai divertimenti. E ballano, ballano vorticosamente piroettando le gambe in modo che le fanno uscire dalle maniche e dalle falde del ballerino in frak. Sono instancabili le biondo-azzurre signorine finlandesi. L'agilità dei loro irrequieti polpacci è il termometro all'allenamento della ginnastica quotidiana che compiono per necessità di vita. D'estate il nuoto, d'inverno per non gelare."
giovedì 9 agosto 2012
Le biondo-azzurre signorine finlandesi
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