Ricorre oggi la giornata del Kalevala e della cultura finlandese. Per festeggiare l'annuale ricorrenza e il loro 30° anniversario, i Värttinä hanno pubblicato il video di Lasetus, il loro nuovo singolo.
Hyvää Kalevalanpäivää!!
— Perchè le mani hai rosse, mia Carina? —
Chiedea la madre alla figliuola un dì.
— Nell'orto colsi rose stamattina,
E le man colle spine mi feri' —
— Perchè il labbro, hai vermiglio oltre l'usato? —
La madre un altro dì le domandò.
— Corbezzoli nel bosco ora ho mangiato,
Ed il sugo il mio labbro colorò.
Col pallor della morte sull'aspetto
Si mostrò la Carina un giorno ancor;
La madre, se la stringe contro il petto,
— Dimmi, qual pena ti martira il cor? —
— Volgeran brevi istanti, o mamma cara,
E la figliuola tua non sarà più!
Sollecita una fossa mi prepara,
Poni una croce, e scrivici di su:
« Rosse le mani mostrò un dì Carina,
Che strette gliele aveva il suo amator;
Poscia vermiglio il labbro una mattina,
Ei l'avea dato il bacio dell'amor.
Ma con la faccia smunta e impallidita
La Carina una sera ritornò,
L'amante suo, ahimè! l'avea tradita...
Non resse a tanto strazio, e qui posò! »
Risotto alle trombette dei morti - Mustatorvisienirisotto |
"Questa è la storia di Aalo, moglie del guardaboschi Priidik, la quale Satana trasformò in lupo, e così, come lupo mannaro, fuggì nel bosco dal fianco del suo legittimo consorte, quivi convivendo con le belve del bosco e il Diabolus Sylvarum o demone delle selve e perciò fu chiamata dal popolo la Sposa del Lupo. "Un paio di citazioni:
"Come nello spazio di ventiquatt'ore vi sono due metà una diurna e una notturna, così alcuni sono figli del giorno e fanno le opere del giorno, altri invece della notte e si occupano di pensieri della notte, per i terzi poi il giorno e la noote s'alternano nelle ventiquattro'ore. E tutto questo si conosce a suo tempo, quando una prova lo rende manifesto.
[..]
Così essa, di giorno, era sempre nel suo primitivo aspetto umano e nessuno avrebbe potuto scoprire alcunchè di strano, eccetto che forse era un po' più pallida di prima e aveva la superficie dell'occhio più immobile. come se avesse fissato una profondità nascosta. E quando, la sera, si levava il fazzoletto dai capelli, era come se essi ardessero di una fiamma più rossa di prima, come il fuoco di una catasta di pini."