Nei dizionari viene tradotto con nottambulo, nottivago, tiratardi, un individuo a cui piace restare sveglio fino a tarda ora.
Si tratta della parola finlandese yökyöpeli composta da yö (notte) e kyöpeli (fantasma).
A differenza di aave o haamu con cui chiamano i fantasmi in finlandese, nelle credenze popolari il kyöpeli (o anche köpeli) stava spesso ad indicare uno spettro inquieto, non benevolo che infestava case, castelli e si poteva intravedere nei pressi di cimiteri.
Si credeva fosse lo spirito di un inviduo che in vita si era macchiato di colpe inespiabili o era deceduto di una morte violenta.
Ancora oggi resta una traccia di questa parola nel modo di dire 'käydä köpelösti' per indicare che qualcosa va decisamente male.
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